E’ la mia mano che regge una piccola anguria. Ci ho visto qualcosa di protettivo, come un bambino piccolo e arrotolato su se stesso stare al sicuro nel palmo del padre. Un’anguria che dovrebbe significare un frutto ingombrante invece qui è tenera, quasi indifesa. Anche le cose che nel nostro immaginario assumono proporzioni grottesche cominciano la loro vita in forma dolce. Ho osservato le mie dita. Stanno diventando come quelle di mio padre e dio mio nonno, stanno invecchiando. Sto evolvendo in un frutto meno tenero e più ingombrante al contrario della piccola anguria. E’ la foto delle mie contraddizioni, questa. E’ anche qualcosa di erotico, è mano virile di uomo che tiene un giovane seno di donna, sodo, rotondo, giusto. Da ultimo ho pensato: “E se invece della mia mano che regge una piccola anguria, come fosse un bambino arrotolato o il giovane seno di donna, avessi pubblicato la mano di una ragazza che tiene un qualsiasi ortaggio oblungo, quali pensieri avrei avuto? La volgarità avrebbe vinto, per forza. In certi casi è vero che all’uomo spetta la poesia, suo malgrado. E’ un’altra contraddizione dell’esistenza…”, dopodiché ho messo la foto sul web. E’ piaciuta. Chissà poi cosa ci vede la gente in una mano di uomo che regge una piccola anguria, vallo a capire…
Month: ottobre 2017
Libertà e sugo coi peperoni
L’uomo veramente libero è colui che rifiuta un invito a pranzo senza sentire il bisogno di inventare una scusa.
(Jules Renard)
Sono tornato a casa tardi dal lavoro oggi e stavo per mangiarmi un schifezza cedendo alla stanchezza, al nervosismo, all’incertezza della vita e alla vacuitá del mio frigo.
Poi ho pensato “No, non cedere, uomo!”.
Allora mi sono messo a fare il sugo semplice col pomodoro e basilico, “Ecco, bravo…”, ma poi ho ripensato, con la fame crescente, “Già che ci sei fai anche quello coi peperoni” e l’ho fatto.
Questo per dire che nella vita bisogna credere e non cedere, anche quando sei solo, anche se hai poche cose in dispensa, anche se la sera inizia ad essere fredda qui a Milano.
Almeno fino a quando non ti sposi e allora “Cazzo, ho lavorato fino a mó! Manco un sugo hai preparato?!” potrai dire a lei che ti risponderà “Ma vaffanculo, mica sono la tua cuoca!”, e tu potrai rimpiangere quel sugo coi peperoni che ti facevi la sera e ti restava sullo stomaco, ma almeno la colpa la potevi dare solo a te stesso.
“Ma vedi ‘sto cretino, pure il sugo pronto vuole…” continuerà intanto a dire lei, amandoti con odio #corallino